Rassegna Stampa

Termovalorizzatori

Termovalorizzatori: si !!!

Circa un anno e mezzo fa scrissi per il " Diogene Moderno " un articolo dal titolo forse un pò provocatorio : " Termovalorizzatori : una scelta forse necessaria " . Oggi , alla luce degli ultimi episodi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti in Campania e in Calabria , sono più che mai convinto che i termovalorizzatori servono e sono essenziali per la nostra società.

La recente decisione presa in ambito regionale di limitare per poi annullare totalmente lo sversamentonelle discariche di Lametia e di Crotone dei rifiuti prodotti nell’Alto Tirreno cosentino , pone agli amministratori locali dei grossi problemi di natura economica e sociale.

L’esempio campano , con la catena del trattamento rifiuti ancora incompleta ( mancano i termovalorizzatori ) , sta a dimostrare che il problema dello smaltimento dei rifiuti deve essere affrontato in maniera sistemica e con una pianificazione rigorosa in ogni sua parte . Non ha senso costruire i compattatori dei rifiuti , realizzare le balle di CDR ( combustibile da rifiuti ) , individuare e realizzare i siti di stoccaggio e poi non dare seguito alla costruzione dei termovalorizzatori.

Quanto è successo negli anni passati con le balle che andavano fuori regione per essere termovalorizzate in Germania o in altre regioni italiane è accettabile solo nel breve periodo , perché si tratta di una soluzione estremamente costosa che grava pesantemente sulle tasse dei cittadini.

La Regione Calabria dovrà dunque necessariamente pianificare subito la costruzione di nuovi termavalorizzatori ; dovrà individuare siti adeguati per i nuoviimpianti con la collaborazione convinta delle realtà locali ; dovrà premiare quei comuni che accetteranno" il disagio " di ricevere nei propri territori i termovalorizzatori concedendoincentivi , riduzione tasse , bonus dienergiaai cittadini residenti ; dovrà infine giocare con tempismo e rigore per impedire che novelli " Masanielli " blocchino strade e ferrovie per parecchi giorni paralizzando l’intero mezzogiorno.

Per evitare di vedere un film già visto sarà gioco forzaper la Regione e le Istituzioni Provinciali puntare su una informazione completa e rigorosa , che chiarisca i punti controversi del sistema di smaltimento , e individui le soluzionitecnologicamente più avanzate e sicure per quanto riguarda l’integrità e la salute dei cittadini.

Vediamoli allora in sintesi i punti più importanti della problematica smaltimento rifiuti:

a) Il trattamento termico dei rifiuti è un’opzione praticabile soltanto a valle di un’ampia selezione che consenta il riutilizzo o il riciclo di tutti i materiali recuperabili, per smaltire quella parte della frazione secca dei rifiuti non utilizzabile in altro modo, e che altrimenti finirebbe in discarica.

A questo riguardo i Comuni devono essere incisivi nella raccolta differenziata , utilizzando per esempio società miste per la raccolta a domicilio dei rifiuti riciclabili.

b) L’incenerimento deve rappresentare un sistema di recupero di energia solo di quella parte di rifiuti che non è più utilizzabile in altro modo e che è stata trattata per arrivare a essere Cdr. In un mondo con il petrolio alle stelle produrre energia elettrica con combustibile da rifiuto è una bella soluzione da privilegiare.

c) Per la realizzazione degli impianti dedicati alla combustione di Cdr devono essere verificate le effettive quantità di rifiuti prodotte sul territorio in cui viene previsto l’impianto, in modo che la sua capacità corrisponda alle esigenze di smaltimento. È questo il modo per contrastare la realizzazione di quegli impianti che non hanno alcuna giustificazione di essere realizzati sulla base di una corretta pianificazione.

d) I moderni termovalorizzatori sono dotati di sistemi avanzati di controllo e riduzione delle emissioni nocive che ne fanno una realtà compatibile con le esigenze di tutela ambientale e, come dimostrano numerosi esempi, sono ormai inseriti con successo all'interno di svariati contesti urbani in tutto il mondo. In alcune grandi città (ad esempio a Vienna , Parigi, Londra,Tokyio ) i termovalorizzatori sono all'interno della cinta urbana, e ad oggi non sono stati rilevati effetti negativi sulla salute dei cittadini.

e) L'esperienza ed i dati registrati da enti pubblici di controllo presso i termovalorizzatori regolarmente in funzione, permettono di affermare che i valori delle emissioni sono effettivamente ben al di sotto dei limiti di legge: i dati dimostrano che questi impianti, se tecnologicamente moderni e ben gestiti, non inquinano più di una qualunque altra centrale di produzione energetica.

f) Per quanto riguarda la presenza di diossina nelle emissioni gassose prodotte dagli inceneritori, normalmente i valori di questa sostanza sono inferiori di dieci volte rispetto ai limiti imposti dalla legge.

È bene però sottolineare il fatto che le diossine sono composti tossici e cheuna soglia minima di sicurezza per tali sostanze è ancora oggetto di investigazione scientifica. Ma questo discorso vale anche per tutte le centrali elettriche e per buona parte degli impianti industriali.

Ing.Amedeo Picardi

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