Rassegna Stampa

Il Metrò si è fermato a Napoli

Il Metrò si è fermato a Napoli
Prospettive dei trasporti locali su ferro

L' Italia è la nazione che in Europa è tra quelle che hanno il minor numero di linea metropolitane e tranviarie -

Milano , Roma, Napoli, Genova,Catania sono le fortunate città che vantano alcuni Km di strada ferrata adibiti a servizio metropolitano. Si va dai 70 Km di Milano ai 2.9 di Genova , passando per Roma (36.6 ), per Napoli (13.5), per Catania (3.8), mentre linee tranviarie le troviamo a Milano, Roma,Napoli , Torino , Trieste .

Milano , Roma, Napoli, Genova,Catania sono le fortunate città che vantano alcuni Km di strada ferrata adibiti a servizio metropolitano. Si va dai 70 Km di Milano ai 2.9 di Genova , passando per Roma (36.6 ), per Napoli (13.5), per Catania (3.8), mentre linee tranviarie le troviamo a Milano, Roma,Napoli , Torino , Trieste .

Per completare il quadro bisogna aggiungere che sono in costruzione linee tranviarie per le città di Bergamo ,Firenze ,Verona , Sassari e Messina e sono stati finanziati nuovi progetti di linee tranviarie per Bologna , Palermo e Venezia e una nuova linea metropolitana per Brescia.

Come si può vedere si tratta di un patrimonio abbastanza striminzito : 127 Km di rete metropolitana e poco più di 900 tram ,per un paese di 57 milioni di abitanti che manifesta una forte sensibilità su temi come la vivibilità nelle grandi città , l'inquinamento ambientale e lo sviluppo sostenibile .

E' spiacevole constatare che nessuna città calabrese sia coinvolta nei nuovi progetti e rilevare a malincuore che le classi dirigenti che si sono alternate alla guida delle amministrazioni locali negli ultimi anni non abbiano posto nei loro programmi la realizzazione di sistemi di trasporto su ferro per migliorare la mobilità dei propri cittadini in città e in periferia .

Per la verità la stampa locale ha in più di una occasione scritto del progetto della Metro-leggera Cosenza -Arcavacata , ma da quando la Regione nel lontano settembre 2000 ha commissionato lo studio di fattibilità, le cose non mi sembrano abbiano fatto progressi significativi.

Mi auguro di essermi sbagliato e di essere smentito quanto prima ,per questo invito qualche consulente che ha curato o sta curando il progetto per incarico della Regione o della Provincia a riprendere l'argomento su questo stesso giornale e fare un po' il punto sullo stato dell'arte della Metroleggera. Farebbe sicuramente cosa meritoria.

Sia ben chiaro lo spirito di questo articolo non è quello di aprire una sterile polemica ,ma è quello di avviare una discussione pacata su un argomento di grande interesse che ha incidenza sul nostro vivere quotidiano e su quello dei nostri figli.

Da sempre il sistema dei trasporti ha un ruolo chiave nella vita quotidiana di tutti noi, occupando una posizione strategica nella catena dei servizi che legano la produzione al consumo,la crescita economica delle aziende alla soddisfazione delle persone.

Un progetto di così grande importanza che va a modificare massicciamente la mobilità a Cosenza e in periferia , connettendo il centro cittadino con la cittadella universitaria e instaurando un sistema di interscambio modale con altri sistemi di trasporto su ferro o su gomma non può restare solo sulla carta.

E' necessario che le forze politiche che oggi operano sul territorio si facciano carico del progetto e agiscano di conseguenza, rimuovendo gli ostacoli e facendo il possibile per portare in porto questa importante realizzazione.

E' chiaro che in un momento di vacche magre , con forti tagli da parte dello Stato Centrale alle sovvenzioni alle Regioni e ai Comuni , la legge 211 non è stata rifinanziata ,la ricerca di investimenti diventa un esercizio molto difficile. Ma la capacità delle forze politiche si misura proprio nel rendere compatibile lo sviluppo con la carenza di risorse , efficientando il sistema e facendo scelte a volte anche impopolari per le popolazioni.

Vorrei a questo punto portare un esempio abbastanza emblematico, tratto dalla mia esperienza di addetto ai lavori.

Conosco molto bene la realtà dei trasporti a Madrid ,in quanto per lavoro negli ultimi tempi sono stato più nella capitale spagnola che a casa mia . Come responsabile del progetto Metro Madrid Serie 7000 ho avuto modo di verificare di persona gli enormi progressi in termini di infrastrutture su ferro che le autorità della "Comunidad de Madrid " hanno programmato e successivamente realizzato negli ultimi 4 anni.

Si è passati da una rete di appena 100 Km ( si fa per dire !) ad una rete che si estende per 217 Km con le nuove linee 8 10 e Metrosur , un anello di 42 Km nella zona Sud ovest , inaugurata agli inizi di aprile 2003.

L'artefice di questo successo è l'ex Presidente della "Comunidad de Madrid" , Luis Gallardón ,che alle ultime elezioni amministrative in Spagna del 25 Maggio ha guadagnato il Municipio di Madrid , e in un periodo in cui il vento socialista spirava con maggior forza ,lui del partito di Aznar ,in controtendenza ,ha strappato la capitale ai socialisti di Zapatero . E gran parte del successo lo deve sicuramente al forte e fattivo impegno che ha profuso nel rendere la città di Madrid una moderna capitale europea ,seconda solo a Londra per Km di rete metropolitana.

Gli elettori alla fine sanno scegliere e premiare le persone che cercano con le loro opere di portare un cambio significativo nella vita di tutti i giorni, contribuendo in modo incisivo e duraturo allo sviluppo di una mobilità sostenibile, capace di coniugare minore inquinamento con maggior qualità dei servizi , maggiore accessibilità del territorio con la crescita economica delle aziende e con l'emancipazione di tutte le persone.

Ing.Amedeo Picardi

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